C’è qualcosa nei libri di Ulf Stark che ricorda una carezza tenera sul viso oppure una bacio rubato alla bambina o al bambino che ci piaceva quando eravamo piccoli.
O perché no, una canzone ricorrente che ci viene in mente ricordando la nostra infanzia.
Ulf Stark è un autore svedese che ha rivestito un ruolo da gigante nel panorama della letteratura per ragazzi: al pari della connazionale Astrid Lindgren (di cui ha vinto il prestigioso riconoscimento) e del nostro Gianni Rodari ha saputo raccontare con intelligenza, dolcezza e grande umorismo il mondo dei bambini.
Lontano da una logica paternalistica o imperniata sul didascalismo, Stark ha colto con lo sguardo più sincero un’infanzia al tempo stesso fragile e forte, impacciata e spaccona, intima e appariscente.
Un’infanzia che vive di desideri, segreti, regole codificate, un’ infanzia libera, divertente e divertita.
L’autore svedese ci restituisce l’immagine poetica e ironica di bambini raccontati senza il filtro del mondo adulto, bambini al centro delle storie narrate da uno sguardo curioso e non giudicante, aperto alla scoperta e non moralizzante.
Dei bambini ci vengono raccontate le prime scoperte, le passioni, i desideri, i sentimenti ostili e quelli gentili di affetto e solidarietà.
Elemento centrale è il legame che unisce i bambini nella loro quotidianità, quel senso di amicizia fraterna che spingerebbe i più piccoli a vincere le loro paure, trasgredire le regole e ad affrontare i primi pericoli, come i temibili fratelli maggiori.
L’amicizia, vedremo, è un tema portante dei libri di Stark, al pari della gentilezza: un universo infantile non ovattato o edulcorato ma che rispecchia e riflette il senso più genuino dell’attaccamento a chi si vuole bene.
Il prendersi cura dell’altro con l’obiettivo di risolvere quei piccoli problemi che, una volta risolti, levigano quelle solitudini interiori che spesso ci attanagliano.
Altro paradigma centrale è il gioco, che sia il gioco da piccoli detective o il gioco dei sacchi, la dimensione ludica di un mondo bambino è tratteggiata con grande realismo e con grande ironia da Ulf Stark.
In questo senso non c’è interferenza del mondo adulto che tenga: i bambini hanno diritto al gioco, con tutti gli intoppi, le sbucciature e le lavate di capo dei genitori.
I piccoli hanno diritto a sbagliare, a fare le loro esperienze, anche col rischio di cadere per poi rialzarsi: troveranno sempre degli adulti capaci di comprendere i loro bisogni pur giustamente pronti a ribadire le regole di casa.
C’è poi in Ulf Stark un mondo autobiografico fatto di piccoli vissuti di infanzia: i tanti piccoli Ulf, che vedremo nei libri sui bambini di Stark come alter ego dell’autore svedese, vivono e agiscono in un piccolo quartiere, Stureby, accanto a una casa di riposo.
Lì è nato l’autore e lì ha vissuto una serie di avventure/disavventure e una serie di situazioni spassose che ha poi rielaborato per raccontarle nei suoi libri.
Questi luoghi fisici, con studi dentistici, vecchie carrozzerie e discariche piene di oggetti custodiscono un mondo di piccole cose, preziose per l’ autore e e per i suoi piccoli Ulf. Una mappa di tesori d’infanzia in cui ognuno di noi si può rivedere e che ognuno di noi può trascrivere pensando al sé bambino.
Un mondo sensoriale che spazia dal gusto all’olfatto all’udito: le deliziose girandole alla crema, i profumi inebrianti dell’infanzia, i motivetti cantati o fischiettati dai personaggi.
Prima di addentrarci nel presentare alcuni dei libri di Stark, raggruppati in aree tematiche, vogliamo soffermarci sull’aspetto che ha reso questo autore così importante nel panorama della letteratura per ragazzi: l’ironia e l’umorismo nel raccontare i piccoli grandi vissuti dei bambini.
Accanto alla poesia e all’arguzia narrativa, la lente di ingrandimento di Stark indaga l’infanzia con un ironia costante, sottile e spassosa.
Un ironia che non ride mai dei bambini ma ride assieme a loro, prendendo per mano con sapienza e con affetto la buffa dolcezza dei più piccoli.
IL PICCOLO ULF E I BAMBINI DI STARK
Le storie dei piccoli Ulf, alter ego bambini del maestro scandinavo, ci regalano tante storie diverse che hanno come comun denominatore le peripezie o meglio le disavventure del piccolo Ulf, un bambino dalle mille risorse che si trova a fronteggiare con coraggio le prime sfide della vita.
Alle prese con un fratello maggiore prepotente, il piccolo Ulf, desideroso di diventare presto grande, popolare e integrato nella vita adulta, scoprirà che serve tempo e pazienza per crescere.
Ne “Il bambino portentoso” assistiamo al desiderio di Ulf di diventare un supereroe, pronto a vivere mille avventure tra i ciclisti in gara in città. Quando trasgredisce al divieto dei genitori, il piccolo si mette in un mare di guai.
Un invito a seguire la fantasia ma anche le regole di mamma e papà.
Ne “Il bambino mannaro” il piccolo Ulf, ingannato dalle parole del perfido fratello Janne, crede di essere diventato un lupo mannaro e teme di poter fare male ai genitori.
Un libro che con la consueta ironia di Stark indaga le paure dei bambini cercando di sdrammatizzarle.
Ne “Il bambino dei baci” il piccolo Ulf scopre la bellezza, il solletico e il profumo di fragola dei primi baci.
Tra esperimenti, prove e abbagli, il bambino scoprirà quanto sia prezioso andare al di là delle apparenze.
“Il bambino detective” ci racconta nuovamente il rapporto tra il piccolo Ulf e il fratello Janne.
Quando Jan con i suoi amici si dedica al gioco del detective, esclude sistematicamente il fratello più piccolo in quanto piagnone e “citrullo”.
Toccherà a lui inventarsi allora un piano per mettersi in proprio ed essere acclamato.
Una tenera storia di un bambino che deve sgomitare per conquistarsi un posto nel mondo dei grandi.
ULF E PERCEY
I libri di Percey sono per Ulf Stark occasione di fornire un compendio prezioso di tutti i temi a lui più cari.
In primo luogo, il senso più intimo e profondo di un amicizia, dove il prendersi cura e carico dell’altro raggiungono il loro apice.
Ulf il bambino goffo e cicciottello trova in Percey (e nelle sue scarpe) il modo di assurgere dalla dimensione bambina a quella di un adolescente più solido e centrato, così come – nel secondo libro della serie- Percey troverà nel suo amico una spalla per crescere e per accettare le sue fragilità e le sue insicurezze.
L’amore e il rapporto con i genitori (e con un più maturo fratello Janne) sono elementi trasversali ma architravi di una storia che parla a tutti i ragazzi che vivono e hanno vissuto un turbolento momento di crescita e di messa in discussione.
Anche in questo caso, con i libri di Ulf e Percey, Stark affronta con delicatezza e ironia tematiche profonde e universali.
Che ci sia di mezzo un paio di scarpe malconce o un apparente potere di ipnosi, l’autore scandinavo ci apre gli occhi su quello che è il vero significato della vita.
L'AMICIZIA NEI LIBRI DI ULF STARK
Come abbiamo già visto nelle avventure di Ulf e del suo amico Percey, l’amicizia viene descritta da Ulf Stark come un sentimento potente, totalizzante, denso di affetto e di tenerezza.
L’autore svedese non banalizza mai questo sentimento né lo racconta con piglio didascalico ma lo tratteggia invece con grande realismo, attribuendogli tutta l’importanza che merita in una fase di passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
L’amicizia porta con sé la curiosità verso l’altro, la necessità di sentirsi parte di un qualcosa di più grande e forte, spesso il desiderio di emulazione. All’amicizia sono legati sentimenti nobili e gentili che ci portano a empatizzare con le difficoltà altrui e a fare dei passi per risolverle.
In “Amy Aroon e il genio della latta” i due protagonisti condividono le gioie e i problemi della quotidianità, facendosi forza l’uno con l’altro e trovando uno spazio privilegiato di gioco condiviso nella discarica del papà di Amy.
Quando incontreranno il genio della latta saranno loro a insegnare al buffo Mujo il segreto della bellezza dei loro giochi: l’amicizia.
Ulf Stark ci racconta la bellezza dell’amicizia e della solidarietà tra ragazzi in “Diventerò una star”: quando Astor, apparentemente imbranato e pasticcione, manifesta al suo amico le sue paure e i suoi sogni, Ruben si metterà in moto per aiutarlo grazie all’ipnosi (elemento di grande ironia spesso presente nei libri di Stark).
Ne “Il club dei cuori solitari”, il tema dell’amicizia è alla base di una società segreta per aiutare il prossimo.
Dopo essersi attribuiti un codice di regole e aver identificato le persone sole da aiutare, Tor, Arne, Olson e Isabel mettono in campo una società che fonda i propri valori su gentilezza, solidarietà e amore.
Vita e morte, rapporto uomo animale e elemento fantastico popolano il racconto “Una stella di nome Ajax”: una storia di una grande amicizia tra un bambino e il suo cane, denso di tenerezza, sogno e speranza.
I NONNI, LA MORTE E L'ALDILÀ
Nei suoi libri, Ulf Stark indaga approfonditamente il rapporto tra generazioni e, in particolare, il rapporto tra nonni e nipoti.
Nonni che hanno un ruolo fondamentale nella crescita dei bambini e nel loro passaggio dal mondo dell’infanzia al mondo più adulto dei grandi.
Nonni che ci parlano di coraggio, di vita e di amore, nonni in fuga con l’aiuto dei bambini, nonni che scappano dalle case di riposo, nonni premurosi che accompagnano i bambini nella sfida per loro più difficile: quella della crescita.
I nonni di Stark portano con sé anche il tema della morte e dell’aldilà, introducendo con amore i bambini a temi complessi filosofici e spirituali della vita.
I nonni parlano di morte, affrontano la morte.
Una morte raccontata non come una tragedia ma come una parte del tutto dell’universo, una morte sdrammatizzata e narrata come una festa di commiato che consente il ricongiungimento con le persone amate.
In “La grande fuga” il rapporto speciale tra il protagonista e il burbero nonno sboccato è talmente forte e viscerale che sarà propedeutico a un ultimo viaggio di scoperta condiviso.
Un modo per conoscersi, riconoscersi e salutarsi prima della fisiologica separazione.
Un romanzo che parla sapientemente di vita e di morte, di amore e di coraggio, che sa fare ridere e piangere al tempo stesso.
Il rapporto tra nonni e nipoti è centrale anche in “Sai fischiare Johanna?”: quando il piccolo Berra vede l’affetto e le dolcezza tra Ulf e il nonno, confida all’amico di volere anche lui una figura simile nella sua vita.
Detto fatto, il piccolo Ulf e Berra adottano il vecchio Nils della casa di riposo come nonno.
Un libro che affronta il tema dell’esplosione della vita, della bellezza del rapporto intergenerazionale, dell’unicità dei legami.
Un libro che ci parla anche di vecchiaia e di morte con grande semplicità e naturalezza.
“Il paradiso dei matti”, libro di Stark vincitore del premio Lindrgren, è una commedia corale densa di bizzarria e dolcezza.
Le difficoltà di una bambina, Simone, alle prese con un trasloco e una mamma fuori di testa sono stemperate dall’arrivo di un buffo signore in mutandoni e camicia da notte: il nonno fuggito dalla casa di riposo.
Il suo obiettivo è vivere gli ultimi giorni accanto alla nipotina, aiutarla nella crescita e darle un prezioso messaggio: un giorno si rivedranno nel paradiso nei matti, non certo dei mammalucchi.
Un altro ritratto del rapporto nonni-nipoti è un’altra pagina indelebile per affrontare con i bambini il tema della morte.
Più leggera e adatta a un pubblico di più piccoli la lettura de “Il bambino grintoso”, un libro che raccontando il rapporto di Ulf con i nonni (in questo caso due e completamente antitetici), sottolinea il ruolo positivo delle generazioni più grandi nell’accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita, nel rispetto dei tempi e dei ruoli di ciascuno.
L'ULF STARK DAY
Abbiamo cercato di offrire una panoramica della dimensione narrativa, al contempo poetica e densa di umorismo, di un autore capace di raccontare con gentilezza e rispetto il mondo dei bambini e dei ragazzi.
Ulf Stark merita di essere ricordato come un gigante della letteratura per ragazzi: ecco allora che sabato 26 ottobre alle ore 18 festeggeremo in libreria l’Ulf Stark Day!
L’evento è frutto di una collaborazione tra Alir e Iperborea (casa editrice che ha pubblicato la gran parte dei libri di Stark) ed è promosso da Alir.
Vi aspettiamo per un’eccezionale appuntamento del gruppo di lettura: un’occasione per confrontarci sui libri dell’autore svedese e celebrarlo attraverso giochi teatrali ed esercizi di scrittura creativa!